Mina Mazzolari

1980, Daegu, Corea del Sud

Fin da piccina sono sempre stata affascinata da tutto quello che riguardava la musica. All’età di 5 anni ho iniziato a studiare pianoforte, strumento che ho suonato per quasi 10 anni e che mi ha fatto conoscere e comprendere la bellezza e la complessità della musica classica.

All’età di 18 anni, terminato il liceo ho deciso di trasferirmi in Italia, principalmente per spirito d’avventura. Il primo approccio con il bel paese non è stato facilissimo: tutto mi sembrava o troppo piccolo o troppo grande. Nel 1998 ho deciso di iscrivermi alla scuola di liuteria “A. Stradivari” di Cremona. Inizialmente pensavo che quella scuola sarebbe stata solo la prima di una serie di esperienze che avrebbero caratterizzato la mia nuova vita europea. Invece la complessità e il fascino delle tecniche di concezione e costruzione degli strumenti ad arco mi hanno letteralmente “stregato”.

Nel 2001 mi sono diplomata sotto la guida del M° Lorenzo Marchi e subito dopo ho svolto il tirocinio presso la bottega del M° Fabio Volta.
Nel 2003 ho iniziato a collaborare con il M° Edgar Russ. Non per ripetermi ma pensavo che anche quell’esperienza sarebbe stata solo una delle innumerevoli collaborazioni che avrebbero caratterizzato la mia nuova vita professionale. Invece è stato il principio di un lungo sodalizio artistico e professionale che dura tutt’ora con reciproca soddisfazione. Nel 2009 abbiamo fondato insieme la Sound of Cremona Srl, una delle società artigiane più dinamiche nel settore della liuteria di qualità.

Nel 2005 ho partecipato al progetto Cremona-Kremlin e un mio strumento è stato scelto e suonato in numerosi concerti internazionali da Marina Archakova prima violoncellista della prestigiosissima Chamber Orchestra Kremlin di Mosca.

Nel 2009 ho partecipato con una mia viola al XII Concorso Triennale Internazionale degli strumenti ad Arco indetto dalla Fondazione A. Stradivari di Cremona classificandomi quarta assoluta nella mia categoria (su oltre trecento partecipanti) ed ottenendo dalla Giuria una menzione d’onore.

Negli anni trascorsi a Cremona ho imparato ad apprezzare l’essenza dello stile italiano, uno stile magari non sempre formalmente perfetto ma in grado di trasformare piccoli difetti in imprevedibili e meravigliosi elementi di fascino. Ho, inoltre, sviluppato le capacità tecniche necessarie per poter trasfondere nei miei strumenti un suono potente e profondo. Queste caratteristiche unite ad una cura quasi maniacale per i piccoli dettagli, che fanno grande differenza, mi hanno consentito in questi anni di costruire violini, viole, violoncelli e contrabbassi apprezzati da molti musicisti.

fonte: sito personale

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